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DV098 / Minnie's - Evviva Manifesto

DV098 / Minnie’s - Evviva Manifesto

Cambiamento è un concetto affascinante, dalle mille sfumature. Perché può nascondere una necessità, un’occasione, una pianificazione o uno scarto improvviso. Può racchiudere tutto questo insieme, o niente di tutto questo. Come una scommessa.
Per una band come i Minnie’s, una delle realtà più longeve e sotterranee della scena indipendente italiana, il cambiamento è la sintesi di un percorso, una scommessa continua, appunto. Tensione e crescita. Ed essendo una band, la sintesi del loro percorso non può che essere un disco.
E allora ecco che il prossimo 22 novembre 2019, dopo quasi quattro anni, uscirà per La Valigetta Evviva Manifesto, il nuovo capitolo della storia dei Minnie’s.

Una storia che parte da Milano a metà degli anni '90 e che oggi si muove idealmente tra l’Europa e il Sudamerica, che è cresciuta nel tempo, che ha lasciato pezzi per strada inglobandone altri, che si è alimentata con il punk/hc degli esordi fino ad arrivare ad una dimensione, quella odierna, più ricercata, più musicale, ma senza rinunciare mai a quello sguardo, a quel modo di raccontare e raccontarsi, che da sempre ha caratterizzato ogni loro canzone.

Una storia che, per molte altre band in giro da più di 20 anni, sarebbe già finita da un pezzo. Ma non è il caso dei ragazzi di Porta Romana, perché la loro voglia di suonare insieme, la curiosità di trovare sempre soluzioni nuove, li ha portati sempre a trovare un porto sicuro tra le righe di un pentagramma.
Una storia che oggi tiene in equilibrio ambientazioni shoegaze / elettroniche / emo rock di stampo statunitense, con una radice forte nella canzone autorale italiana degli anni '70/'80. E allora anche il titolo del disco diventa una dichiarazione d’intenti: “Evviva Manifesto” racchiude infatti l’energia di un’esclamazione unita alla seriosità di un programma del '900, la spinta per raccontare la vita, il cambiamento, senza mai aver paura di mescolare le carte, di abbandonare il comfort e di vivere al 100% le proprie idee, contraddizioni comprese.
E qui arrivano le canzoni: da Cicale e Che Segreti Hai, i due singoli che hanno anticipato l’uscita di “Evviva Manifesto”, dove ognuno dei 12 brani del disco rappresenta un passo di questo percorso. Perché se l’arrivo di un nuovo membro ha contribuito a cambiare necessariamente il sound dei Minnie’s, in “Evviva Manifesto” si trovano novità mai sperimentate prima dai quattro: dall’utilizzo più massiccio dei synth all’elettronica, alla presenza di ospiti illustri come Enrico Gabrielli (Calibro 35, Afterhours, PJ Harvey, qui ai fiati in “Volare” e “Fenice”) e Tatè Nsongan (fondatore dei Mau Mau e voce in “Dovunque”) ai cori femminili di Caterina Sforza (già alla voce con KT Tunstall e oggi con Andrea Poggio) dalle ritmiche più dilatate alla ricerca, molto più che in passato, di un alternarsi di strofa e ritornello.

Dodici canzoni, registrate e mixate al Bleach Studio dal quarto allegro ragazzo morto Andrea Maglia (che le ha prodotte insieme alla band) e da Carmelo Gerace, con la direzione artistica di Alberto Ladduca. E poi il master a Londra al Wired Masters Studio, e soprattutto una nuova label, La Valigetta, pronta a supportare i Minnie’s in questo nuovo capitolo di questa storia bellissima.
Costantemente alla ricerca della felicità.

Intervista e premiere x Rockit

Il 22 ottobre 1994 era un sabato. Nel cortile del Berchet, i Minnie’s stanno affilando gli strumenti. Una band che rappresenta un punto di vista sugli ultimi vent’ anni dell’underground milanese: l’inizio dei social network e la fine dei centri sociali. I Minnie’s sono tra i pochi atterrati in piedi nel salto đal palco del liceo al palazzetto.
— Corriere della Sera